Electronic-progressive sound.
Concept di Bruno Lugaro & Acid Family.
Tutti i brani (musica e testi) sono composti da Bruno Lugaro con l'assistenza di Edoardo Nocco

La Acid Family è formata da:
Bruno Lugaro, tastiere e voce
Gabriele Lugaro, chitarra
Monica Giovannini, cori
Sofia Elena Lugaro, voce
James Ikechukwu Sunday, voce
Andrea Nocco, basso
Edoardo Nocco, piano, chitarra acustica

Registrato, masterizzato e prodotto da Edoardo Nocco presso Hill Studio Production (Albissola Marina)

disegno di copertina, Andrea Nocco

1. Who am I?
2. Song for June
3. The Trap
4. No Explanation
5. Hey Mum
6. Sitting on the Floor
7. Free
8. Devil's Work
9. Front Back
10. Spectral
11. Moon Talker
12. Shine
13. She's a Danger
14. What is this?
15. Still Alive

The Seventh child

Sofia Taylor nacque il 2 agosto del 1998 da mamma Grace, giornalista di moda, e papà Gary, tenente dell’esercito. Quella bimba era un incidente di percorso. Entrambi i genitori erano troppo impegnati nelle rispettive carriere, per desiderare un figlio. E che figlio! Dal terzo anno di vita Sofia manifestò il suo problema. Capiva il linguaggio dei genitori ma ne parlavo un altro: sconosciuto. La situazione si fece tremendamente seria verso i sei anni, quando la bimba continuava ad esprimersi nella sua misteriosa lingua, senza imparare un solo vocabolo di quella dei genitori. I Taylor consultarono medici di fama, per capire di quale disturbo soffrisse la figlia. Ma nessun medico arrivò ad una diagnosi definitiva. Poteva essere autismo o una grave forma di dislessia. Fatto sta che papà Gary ascoltò il consiglio di un amico sacerdote e tentò anche la strada indicata dalla Chiesa. Portò la bimba da un esorcista che esaminato il caso concluse che non si trattasse di possessione demoniaca. A scuola, la ragazzina ormai adolescente, non riusciva a seguire i programmi. Era stata affidata ad un insegnante di sostegno ma senza risultati perché sebbene Sofia dimostrasse di capire ciò che le insegnavano, continuava a scrivere e ad esprimersi nel suo linguaggio. Ma da dove arrivavano quei suoni gutturali ? Uno studente di astrofisica dell’Università di Yale, si interessò al caso leggendolo su un giornale. Cominciò a consultare tutti i siti Web che potevano fornirgli spunti utili alla sua ricerca. Fino a che un giorno non incappò in una rivista medica che raccontava di casi clinici curiosi. Prese così che fino al due anni prima erano sei i casi conosciuti di ragazzi che si esprimevano in una lingua bizzarra. Ulteriori ricerche confermarono allo studente che il linguaggio usato dai sette ragazzi era lo stesso. Thomas Luthon faticò non poco a trovare un medico che prendesse sul serio la sua ricerca. Le famiglie dei ragazzini si incontrarono per scambiarsi consigli, impressioni. Mentre Thomas, proseguendo nelle sue ricerche, scoprì la cosa più straordinaria e cioè che vocaboli di quel misterioso linguaggio corrispondevano a quelli registrati da un segnale proveniente da un pianeta sconosciuto. A quel punto entrarono in gioco i servizi segreti. Rendere pubblica questa scoperta poteva essere pericoloso e comunque non conveniente: era necessario tenere sotto custodia Sofia. In altre parole, rinchiuderla in un istituto sanitario dove si prendessero cura di lei in attesa che qualcuno riuscisse a decifrare quel linguaggio. Ma Sofia scomparve nel nulla lasciando sulla sua scrivania un messaggio questa volta scritto nella lingua dei genitori: adesso sono finalmente felice.