1. |
Questioni con me stesso
01:49
|
|
||
Ignoro e penso ad altro
Per non alimentare il peso di questi tempi e perdermi
in inutili questioni con me stesso
Per non mangiarci vivi
E perdere tutto ciò che abbiamo intorno
Prendo forza dalle urla del mio corpo
Dalla rabbia mai sopita che non trova sfogo e pace
E ingoio tutti i sentimenti di disgusto odio e incomprensione
Non perdo l’occasione di creare
volando oltre quel muro granitico che ci tiene ad abbaiare verso il nulla
cercando compagni nella confusione di oggi
pur consapevoli che non sarebbero mai ciò che ci possa salvare
perché sarebbe troppo semplice sollevarci dalla responsabilità
dall’impegno quotidiano che fuggiamo
e che ci logora e non ci dà pace ne respiro
|
||||
2. |
Momento Randagio
02:21
|
|
||
Momento randagio
Le briciole di gioie effimere
Sparse a casaccio su una manciata di scalini a sfidare il freddo
Non sono sufficienti a render solida un’immagine
Tanto binaria nella sua ambiguità
E a trasformare gli echi in musica
Possono solo arrendersi ai venti di Gennaio
Che le disperde in mille direzioni
Mentre le guardo da un finestrino opaco che distorce paesaggi
E maledico in silenzio tra i miei denti
Tutti quegli omertosi istanti in cui ho scelto di tener per me
questo/un amore che non conosce disciplina alcuna
Se non quella delle più dignitose solitudini
In compagnia solo di un tempo che a volte è amico e a volte secondino crudele.
Sai che c’è? Che vorrei stare qua seduto a conoscere te e me per un millennio ancora
Ma non c’è tempo e devo andare. Non posso stare qua legato dai miei forse e i miei perché
Da quel pensiero a quello che sarebbe stato se…
Non mi rassegno e imparo
Non rimpiango e colgo
Attendo un mio nuovo momento randagio
Non mi rassegno
|
||||
3. |
Galeone
01:46
|
|
||
Si accumula
Lento
Inesorabile prende forma
Cerca sfogo
Ricercando spazi
Riempiendo il vuoto dell’annichilimento
Dalla forza che ho sempre cercato di espellere
Non ho chiesto mai un singolo secondo in meno per voi
Senza far mancare nulla la mia missione è sempre stata quella
Anche quando non vi era guerra
Anche quando non esistevano nemici
Quando lei era solo una piccolissima parte di noi
Quando nasce l’alba sulle nostre idee
Sulle pieghe dei nostri volti
Sugli alberi che segnano i mesi che passano
Che muoiono e fedelmente ripiantiamo
Gli innesti deviano e noi ad accorgercene mesi dopo
Ci seguono così come noi li seguiamo
|
||||
4. |
Edera
02:36
|
|
||
Ho sparato con tutta la foga che avevo in corpo
a orologi ingenuamente ritenuti oppressori.
E rivelatisi solo in un secondo momento semplici oggetti,
merce inanimata.
Ho confuso sintomi di superficie concause profonde.
Il mondo ha intanto continuato a girare
Imperterrito e spietato.
Nel mentre fatico a capire cosa renda il secondo momento cosi diverso dal primo
Forse è l’illusione di essere invincibile armata per la vita
Rispetto alla consapevolezza di una mera sopravvivenza?
Le domande e i dubbi sono come l’edera che assedia i mattoni delle mie credenze
Che si arrampica lungo le impalcature di ogni mia strutturata e progettata certezza
Meglio cosi.
In una realtà dove la dinamicità del gesto,
La sua spettacolarità efferata e masturbatoria
Prevalgono su ogni pragmatica valenza
Cosa esattamente esulerebbe dal simbolico?
Sono sempre più stanco della solita scelta:
Essere strumento o merce.
Soprattutto quando la cosa più difficile da fare
Resta il cercare di essere il me più adatto al qui e all’ora
Essere edera
|
||||
5. |
Ritratti in Piedi
01:59
|
|
||
Sono ritratti in piedi a volto scoperto
Fra i banchi di un tribunale
arido e gelido come la pioggia
che batte e lascia tremare
I muri che urlano il verbo del male
Ogni ora sembra immobile
E lascia accesa la fiamma di speranza e di esistenza
Di giustizia e libertà
Batte il bastone su ferite aperte
Sull’ennesimo atto di morte
Sulle labili futili scarpe
Di chi ha indossato sempre la violenza e l’ignoranza
Come il più utile vestito di nozze
Come il più abile dei giochi di carte
Non si dica che è colpevole
chi vede dignità in ogni essere vivente in ogni libertà
Di chiedere a se stessi più di qualche spicciolo di cielo
E di potersi sentir vivi per davvero
|
||||
6. |
Un'Altra Crepa
02:53
|
|
||
Un'altra crepa sul tuo volto di plastica
a contrastare la tua vena sadica
un'altra crepa sul tuo volto di plastica
lunga tutta una vita di menzogna
nello squarcio una sutura insanabile
un'infezione si diffonde inarrestabile
un sogno avvizzito pulsa appena stretto fra le braccia
quella sottile patina avvolge tutta la tua faccia
uccidimi solo come tu sai fare
uccidimi senza neanche guardare
come un corpo esangue che a stento deambula
un cuore trafitto che un flebile battito intrappola
resta in silenzio tra i flutti di un tempo immobile
dentro/contro una continua inesausta tensione
hai tutto il tempo di ricomporti e renderti credibile
costruire le tue accuse su un nuovo impianto ineccepibile
la pena da elaborare per presunta colpa
sputar sentenza senza opzione di discolpa
uccidimi...
uno squarcio emotivo che non si rimargina
e l'equilibrio che in picchiata si schianta
dentro/contro una continua inesausta tensione
|
||||
7. |
Interludio
01:46
|
|
||
Riconosci la mia voce
riconosciti nella descrizione di una tortuosa ed ottenebrante realtà dei fatti
calata nella rappresentazione di una farsa
all'insegna di una messinscena grandguignolesca
e tutta l'attenzione catalizzata su un soggetto artificioso
che annaspa improvvisando su un canovaccio rachitico dal finale scontato
rivediti nitidamente nel tuo ruolo circoscritto
dove retorica e kitsch ingabbiano il tuo personaggio
dentro al quale ti muovi sempre più a tuo agio
emulando un sorriso spontaneo incastrato dentro un sentimento meccanico
che archivia tutto il tuo possibile parco espressivo
drasticamente imbrigliato in una smorfia di consapevolezza
con il chirurgico eloquio reiterato senz'affanno
nella straordinaria interpretazione dell'inganno.
|
||||
8. |
Stimoli e Sfoghi
02:35
|
|
||
Una bomba di vita mi esplodeva nel petto.
Il vento che soffiava forte ma non mi disturbava.
Le vene pompavano sangue caldo,
Perché avevo fatto la scelta giusta
E per una volta, potevo dirmi orgoglioso di me.
E passo un altro giorno
in cerca disperata
dei miei più grandi errori
Di stimoli e di sfoghi,
le mie peggior paure,
dolori che fan male,
e infine conoscer me stesso .
E’ Il plus valore ci incatena a tutti
In questo inferno ladro
Che rende piatto il mondo
E che rapina il cuore,
devasta fino in fondo,
mi ruba anche la voglia,
la voglia che era in me.
Riprenditi lo spazio
Riprendi posizione
Riprendi la coscienza come sola autorità.
E resistiamo al tempo
E resistiamo al tempo
Il vento in un momento forse un giorno cambierà
E resistiamo al tempo
Mi basta solo questo
Un urlo come il vento che risvegli l’anima.
|
||||
9. |
Demetra
03:02
|
|
||
Lavare via il sangue dai pavimenti
Accettare la possibilità
Che la bolla non sia come vuoi
A tratti inscalfibile
Rigurgito naftalina al pensiero continuo
Di esistenze già perse
O mi scontro con l’inesorabile età
Primavera dal carattere duro
L’Ultimo giaciglio prima del baratro che vi attende
Resto inerme e vedo senza più studiare
Una via che non posso indicare
Impiegato delle relazioni
Tanto intense quanto vuote
Sangue alla testa e delusione in corpo
Sfibrato dalla rabbia dell’ennesima sconfitta
Schiantato contro un altro muro umano
Carattere innocente e ingenuo nella forma
Di chi ha sofferto e provo a empatizzare tutto questo
Vigliaccamente fugge da un dialogo o un confronto
E sputa, urla e spara odio senza direzione
E sento nel profondo di non essere come l’ennesimo stronzo piombato nel nulla
Senza una bussola o un affetto
Privato di un’età giunta troppo presto
Non riesco a sentire l’odio che provo ogni giorno
Verso chi serviamo
Costretto a rialzarmi
Per non perdere la fiducia nel genere umano
|
||||
10. |
Outro
00:59
|
|
||
Non si dica che è colpevole
chi vede dignità in ogni essere vivente in ogni libertà
Di chiedere a se stessi più di qualche spicciolo di cielo
E di potersi sentir vivi per davvero
|
Burning Bungalow Savona, Italy
Indipendent label from Savona (Italy).
Streaming and Download help
If you like s/t, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp