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by Nêuvegramme

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suhrim777
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suhrim777 Awesome Post Punk/Hardcore from Italy! Keep up the excellent work guys! Favorite track: Demetra.
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1.
Ignoro e penso ad altro Per non alimentare il peso di questi tempi e perdermi in inutili questioni con me stesso Per non mangiarci vivi E perdere tutto ciò che abbiamo intorno Prendo forza dalle urla del mio corpo Dalla rabbia mai sopita che non trova sfogo e pace E ingoio tutti i sentimenti di disgusto odio e incomprensione Non perdo l’occasione di creare volando oltre quel muro granitico che ci tiene ad abbaiare verso il nulla cercando compagni nella confusione di oggi pur consapevoli che non sarebbero mai ciò che ci possa salvare perché sarebbe troppo semplice sollevarci dalla responsabilità dall’impegno quotidiano che fuggiamo e che ci logora e non ci dà pace ne respiro
2.
Momento randagio Le briciole di gioie effimere Sparse a casaccio su una manciata di scalini a sfidare il freddo Non sono sufficienti a render solida un’immagine Tanto binaria nella sua ambiguità E a trasformare gli echi in musica Possono solo arrendersi ai venti di Gennaio Che le disperde in mille direzioni Mentre le guardo da un finestrino opaco che distorce paesaggi E maledico in silenzio tra i miei denti Tutti quegli omertosi istanti in cui ho scelto di tener per me questo/un amore che non conosce disciplina alcuna Se non quella delle più dignitose solitudini In compagnia solo di un tempo che a volte è amico e a volte secondino crudele. Sai che c’è? Che vorrei stare qua seduto a conoscere te e me per un millennio ancora Ma non c’è tempo e devo andare. Non posso stare qua legato dai miei forse e i miei perché Da quel pensiero a quello che sarebbe stato se… Non mi rassegno e imparo Non rimpiango e colgo Attendo un mio nuovo momento randagio Non mi rassegno
3.
Galeone 01:46
Si accumula Lento Inesorabile prende forma Cerca sfogo Ricercando spazi Riempiendo il vuoto dell’annichilimento Dalla forza che ho sempre cercato di espellere Non ho chiesto mai un singolo secondo in meno per voi Senza far mancare nulla la mia missione è sempre stata quella Anche quando non vi era guerra Anche quando non esistevano nemici Quando lei era solo una piccolissima parte di noi Quando nasce l’alba sulle nostre idee Sulle pieghe dei nostri volti Sugli alberi che segnano i mesi che passano Che muoiono e fedelmente ripiantiamo Gli innesti deviano e noi ad accorgercene mesi dopo Ci seguono così come noi li seguiamo
4.
Edera 02:36
Ho sparato con tutta la foga che avevo in corpo a orologi ingenuamente ritenuti oppressori. E rivelatisi solo in un secondo momento semplici oggetti, merce inanimata. Ho confuso sintomi di superficie concause profonde. Il mondo ha intanto continuato a girare Imperterrito e spietato. Nel mentre fatico a capire cosa renda il secondo momento cosi diverso dal primo Forse è l’illusione di essere invincibile armata per la vita Rispetto alla consapevolezza di una mera sopravvivenza? Le domande e i dubbi sono come l’edera che assedia i mattoni delle mie credenze Che si arrampica lungo le impalcature di ogni mia strutturata e progettata certezza Meglio cosi. In una realtà dove la dinamicità del gesto, La sua spettacolarità efferata e masturbatoria Prevalgono su ogni pragmatica valenza Cosa esattamente esulerebbe dal simbolico? Sono sempre più stanco della solita scelta: Essere strumento o merce. Soprattutto quando la cosa più difficile da fare Resta il cercare di essere il me più adatto al qui e all’ora Essere edera
5.
Sono ritratti in piedi a volto scoperto Fra i banchi di un tribunale arido e gelido come la pioggia che batte e lascia tremare I muri che urlano il verbo del male Ogni ora sembra immobile E lascia accesa la fiamma di speranza e di esistenza Di giustizia e libertà Batte il bastone su ferite aperte Sull’ennesimo atto di morte Sulle labili futili scarpe Di chi ha indossato sempre la violenza e l’ignoranza Come il più utile vestito di nozze Come il più abile dei giochi di carte Non si dica che è colpevole chi vede dignità in ogni essere vivente in ogni libertà Di chiedere a se stessi più di qualche spicciolo di cielo E di potersi sentir vivi per davvero
6.
Un'altra crepa sul tuo volto di plastica a contrastare la tua vena sadica un'altra crepa sul tuo volto di plastica lunga tutta una vita di menzogna nello squarcio una sutura insanabile un'infezione si diffonde inarrestabile un sogno avvizzito pulsa appena stretto fra le braccia quella sottile patina avvolge tutta la tua faccia uccidimi solo come tu sai fare uccidimi senza neanche guardare come un corpo esangue che a stento deambula un cuore trafitto che un flebile battito intrappola resta in silenzio tra i flutti di un tempo immobile dentro/contro una continua inesausta tensione hai tutto il tempo di ricomporti e renderti credibile costruire le tue accuse su un nuovo impianto ineccepibile la pena da elaborare per presunta colpa sputar sentenza senza opzione di discolpa uccidimi... uno squarcio emotivo che non si rimargina e l'equilibrio che in picchiata si schianta dentro/contro una continua inesausta tensione
7.
Interludio 01:46
Riconosci la mia voce riconosciti nella descrizione di una tortuosa ed ottenebrante realtà dei fatti calata nella rappresentazione di una farsa all'insegna di una messinscena grandguignolesca e tutta l'attenzione catalizzata su un soggetto artificioso che annaspa improvvisando su un canovaccio rachitico dal finale scontato rivediti nitidamente nel tuo ruolo circoscritto dove retorica e kitsch ingabbiano il tuo personaggio dentro al quale ti muovi sempre più a tuo agio emulando un sorriso spontaneo incastrato dentro un sentimento meccanico che archivia tutto il tuo possibile parco espressivo drasticamente imbrigliato in una smorfia di consapevolezza con il chirurgico eloquio reiterato senz'affanno nella straordinaria interpretazione dell'inganno.
8.
Una bomba di vita mi esplodeva nel petto. Il vento che soffiava forte ma non mi disturbava. Le vene pompavano sangue caldo, Perché avevo fatto la scelta giusta E per una volta, potevo dirmi orgoglioso di me. E passo un altro giorno in cerca disperata dei miei più grandi errori Di stimoli e di sfoghi, le mie peggior paure, dolori che fan male, e infine conoscer me stesso . E’ Il plus valore ci incatena a tutti In questo inferno ladro Che rende piatto il mondo E che rapina il cuore, devasta fino in fondo, mi ruba anche la voglia, la voglia che era in me. Riprenditi lo spazio Riprendi posizione Riprendi la coscienza come sola autorità. E resistiamo al tempo E resistiamo al tempo Il vento in un momento forse un giorno cambierà E resistiamo al tempo Mi basta solo questo Un urlo come il vento che risvegli l’anima.
9.
Demetra 03:02
Lavare via il sangue dai pavimenti Accettare la possibilità Che la bolla non sia come vuoi A tratti inscalfibile Rigurgito naftalina al pensiero continuo Di esistenze già perse O mi scontro con l’inesorabile età Primavera dal carattere duro L’Ultimo giaciglio prima del baratro che vi attende Resto inerme e vedo senza più studiare Una via che non posso indicare Impiegato delle relazioni Tanto intense quanto vuote Sangue alla testa e delusione in corpo Sfibrato dalla rabbia dell’ennesima sconfitta Schiantato contro un altro muro umano Carattere innocente e ingenuo nella forma Di chi ha sofferto e provo a empatizzare tutto questo Vigliaccamente fugge da un dialogo o un confronto E sputa, urla e spara odio senza direzione E sento nel profondo di non essere come l’ennesimo stronzo piombato nel nulla Senza una bussola o un affetto Privato di un’età giunta troppo presto Non riesco a sentire l’odio che provo ogni giorno Verso chi serviamo Costretto a rialzarmi Per non perdere la fiducia nel genere umano
10.
Outro 00:59
Non si dica che è colpevole chi vede dignità in ogni essere vivente in ogni libertà Di chiedere a se stessi più di qualche spicciolo di cielo E di potersi sentir vivi per davvero

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Nêuvegramme parte in 3 e diventa 7, dentro ci siamo tutti e ognuno sfoga il suo, provando ad esplorare modi differenti di conoscersi attraverso la musica, sperimentando, spaccando, divertendosi.
Nêuvegramme sono le cattive notizie, che trovano sempre sfogo e fanno sempre meno paura.

NÊUVEGRAMME sono:
Gabriele (Chitarra e Voce)
Andrea (Basso e Voce)
Guido (Batteria)
Luca (Voce)
Paolo (Voce)
Gianluca (Voce)
Vittorio (Voce)

Artwork: Luca Scarabicchi

TRACKLIST:
1. Questioni con me stesso
2. Momento Randagio
3. Galeone
4. Edera
5. Ritratti in piedi
6. Un’altra crepa
7. Interludio
8. Stimoli e sfoghi
9. Demetra
10. Outro

credits

released January 29, 2018

Recording&Mix:
Giulio Farinelli
Everybody On The Shore Studio (MI)
Greenfog Studio (GE)
Real Thing Studio(SV)

Mastering:
Maurizio Giannotti @ New Mastering Studio (Milano).

license

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Burning Bungalow Savona, Italy

Indipendent label from Savona (Italy).

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